Una riflessione sul cinema di Michelangelo Antonini

A cura di Alfonso Amendola Letture di Pasquale De Cristofaro

Un incontro dedicato alla “Trilogia dell’incomunicabilità” di Michelangelo Antonioni (L’avventura 1959-60, La notte 1961, L’eclisse 1962 e Il deserto rosso 1964) con l’obiettivo di rintracciare una serie di “punti di vista” che, seppur in maniera inevitabilmente parziale, possono essere sguardo e viatico per avvicinare (o per ritrovare) l’opera del regista ferrarese.

Il nastro espressivo di Antonioni consiste nella consapevolezza della frammentazione comunicativa che si compie nella sua poetica con un’assoluta percezione del dolore e della realtà traducendosi in uncinema di grande innovazione e stile.

Una delle sue dichiarazioni datata 1959 (che sembra essere indizio di partenza della sua quadrilogia) così presentava il suo obiettivo di cinema: “guardare dentro l’uomo, quali sentimenti lo muovano, quali pensieri, nel suo cammino verso la felicità o l’infelicità o la morte”.

Nella sua produzione cinematografica (e in particolare nella trilogia) assistiamo a continue decostruzioni, deformazioni, colpi di scena emozionali, falsificazioni esistenziali, continui assalti al reale.

E tanti altri elementi che rendono il cinema di Michelangelo Antonioni un’opera unica che cercheremo di raccontare per linee essenziali. Cercheremo di raccontare gli scenari dell’inquietudine, le tensioni espressive del suo cinema, i destini della vacuità.

Cercheremo di analizzare il tentativo profondo, che abita la sua trilogia, del voler raccontare (attraverso, la metafisica e l’incomunicabilità, ma anche attraverso un intreccio continuo di rimandi all’arte, alla musica e alla letteratura) il senso della vita e le lacerazioni del quotidiano di cui Michelangelo Antonioni è stato grande narratore.

Alfonso Amendola è professore di Sociologia dei processi culturali all’Università degli Studi di Salerno dove è Delegato del Rettore alla “Radio d’Ateneo”. Il suo percorso di ricerca si muove lungo un crinale tra linguaggi cinematografici e teatrali, consumi di massa, innovazione digitale e culture d’avanguardia (temi su cui ha pubblicato numerosi saggi e lavori monografici).